tinture madri

Tinture madri: cosa sono e quali le più usate

Alla scoperta della proposta di Alma Quantum

Le tinture madri sono prodotti erboristici derivanti dall’estrazione dei principi attivi della pianta, tramite un solvente idroalcolico.

Un rimedio naturale che racchiude, in una forma diluita (e quindi liquida), le proprietà benefiche delle piante. Non bisogna però confonderle con gli estratti, che invece sono ottenuti per evaporazione e conseguente aumento della concentrazione del principio attivo nel preparato. Proprio per la consistenza liquida, le tinture madri risultano di assorbimento immediato, se raffrontate a compresse o capsule.

In generale, le tinture madri possono essere ottenute attraverso un processo di spremitura della pianta, la macerazione di quella fresca o la macerazione della pianta secca. La loro denominazione deriva dal fatto che si tratta sia di una preparazione ma, al contempo, della base per realizzare altre formulazioni, generate a partire da quella “madre”, appunto.

Come e dove andrebbero conservate

Le tinture madri vengono di solito confezionate in flaconi in vetro, da 50 ml, corredati di pipetta graduata contagocce in vetro. È consigliabile anche riporle in recipienti scuri e si possono lasciare lì depositate anche per anni visto che non hanno un limite di scadenza. Dopo è opportuno conservarle in un luogo “fresco e asciutto”.

Quali sono le più usate e a cosa servono

Questi prodotti sono molteplici, come lo sono anche i relativi usi, che possono ulteriormente variare anche da persona a persona. Di base, tra le tinture madri più usate, ci sono l’Echinacea, utile per le naturali difese dell’organismo, la salvia per contrastare i disturbi della menopausa, il carciofo per la funzionalità digestiva ed epatica, la valeriana che favorisce il rilassamento e allevia lo stress, la betulla che agevola il drenaggio dei liquidi corporei e la funzionalità delle vie urinarie.

Differenze tra quelle in commercio e la linea Alma Quantum

È importante conoscere bene le proprietà di ogni singola pianta per poter poi realizzare e indicare in modo mirato le tinture madri ideali in base alla persona o alla situazione. E, in questo, Alma Quatum vanta un’esperienza decennale nel settore, tanto da aver creato anche un proprio modo di procedere e una propria filosofia di lavoro, il “metodo Almaquantum“. Valore aggiunto dell’attività è anche la scelta che ricade su una produzione “in proprio” della pianta. Materia prima, questa, che viene strategicamente coltivata in campi dove il tasso di inquinamento è molto limitato, come quelli dell’Abetone.

Le caratteristiche della produzione Alma Quantum

Le piante utili per creare tinture madri vengono raccolte nel “periodo balsamico”, quando cioè c’è la massima fioritura e quindi la più alta concentrazione del principio attivo della pianta. Nei casi in cui non sia possibile coltivare le piante in campo, perché per esempio sono arboree per cui ci vorrebbero tanti anni perché arrivino ad essere talmente mature da essere raccolte, allora cerchiamo le piante in natura (in luoghi strategicamente mappati dallo staff di Alma Quantum e a basso grado di inquinamento), per poi procedere alla raccolta spontanea. In tutti i casi, una volta raccolte, le piante devono essere lavorate in laboratorio entro 48 ore. Sempre in laboratorio si accerta il riconoscimento della pianta, si compila l’apposita scheda, segue la relativa pulizia da altre infestanti, la pesatura e l’immersione sotto acqua e alcol. Qui la pianta viene lasciata macerare per 30 giorni al termine dei quali il prodotto viene filtrato e riportato a volume con la gradazione alcolica di partenza.

Tinture madri: scopri quali sono i processi aggiuntivi che fanno la differenza

Quelle di Alma Quantum sono tinture madri sottoposte a processi di produzione aggiuntivi rispetto a quelli adoperati per le altre generalmente in commercio. In particolare, nella fase della macerazione, si separa la parte liquida da quella solida della pianta, ottenendo un estratto idroalcolico. La parte solida viene ridotta a cenere, miscelata con acqua distillata. A questo punto il composto viene fatto evaporare fino all’ottenimento di cristalli di sale bianchi (ossia la materializzazione degli oligoelementi contenuti nella pianta). E, in fase di preparazione della tintura madre, questi cristalli di sale vengono reintegrati nel preparato, attraverso una fase che viene definita “circolazione”. Il processo produttivo Alma Quantum termina con la filtrazione.

Va detto, infine, che Il laboratorio Alma Quantum si occupa anche del processo di distillazione. Tale procedimento, però, non è adatto a tutte le piante perché in ognuna varia la quantità di oli essenziali. Salvia, eucaliptolo, origano, rosmarino, per esempio, hanno una quantità di oli essenziali importanti, a differenza invece della melissa.

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