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Elettrosmog: cos’è e come possiamo difenderci

Le cariche elettromagnetiche che si accumulano ogni giorno nel nostro organismo potrebbero creare degli scompensi energetici e progressivamente generare degli squilibri nel nostro organismo. Ripulirsi dall’elettrosmog è uno dei primi step che rientrano nel nostro metodo Alma Quantum.

L’elettrosmog è una forma di inquinamento ambientale causato dai campi elettromagnetici prodotti da dispositivi ad alta frequenza come elettrodotti, antenne trasmittenti, router wifi e smartphone.

Le cariche elettromagnetiche che si accumulano ogni giorno nel nostro organismo potrebbero creare degli scompensi energetici e progressivamente generare degli squilibri nel nostro organismo.
Ripulirsi dall’elettrosmog è uno dei primi step che rientrano nel nostro metodo Alma Quantum che ha come obiettivo principale la riarmonizzazione del corpo.

In questo articolo vediamo insieme in dettaglio cosa si intende per elettrosmog e come possiamo difenderci. Ne parliamo con il Dott. Maurizio Bonanni, laureato in scienze agrarie e dal 1997 ricercatore nel campo delle energie sottili. Da allora collabora con medici e naturopati conoscitori delle relazioni tra salute e ambiente.

Che cos’è l’elettrosmog?
È necessario fare un po’ di chiarezza perché non tutti i campi elettromagnetici sono pericolosi. Cominciamo col dire che noi siamo dei campi elettromagnetici e che tutto quello che ci circonda è un campo elettromagnetico: le piante, i minerali, gli animali, le altre persone emanano un loro campo elettromagnetico. Anche gli strumenti creati dall’uomo come antenne, cellulari, elettrodotti emettono campi elettromagnetici. La prima distinzione da tener presente è che si parla di “elettromagnetismo naturale” quando ci riferiamo ai campi generati da elementi della Natura come lo scorrimento delle acque sotterranee, il campo elettromagnetico generato dalla Terra, le faglie telluriche, la luce solare. Si parla invece di “elettromagnetismo artificiale” quando consideriamo i campi elettromagnetici prodotti dagli strumenti inventati dall’uomo come ad esempio gli elettrodotti, le antenne di trasmissione (da non sbagliare con le antenne riceventi tipo quelle che abbiamo sui tetti), cellulari, radar e router wifi.
Quello che viene comunemente chiamato “elettrosmog” non è altro che l’insieme delle emissioni elettromagnetiche artificiali cioè le frequenze emanate da strumenti creati dall’uomo e che inondano lo spazio intorno a noi.

Tutte frequenze con cui siamo a contatto ogni giorno sono dannose?
Anche qui dobbiamo fare prima una distinzione. Le basse frequenze (cioè quelle comprese tra 0 e 100 Hertz, cioè tra 0 e 100 oscillazioni al secondo) sono ben tollerate dal nostro organismo perché non alterano il nostro campo elettromagnetico. Il frigorifero, le lampadine, le prese elettriche domestiche sono dispositivi a bassa emissione di Hertz (si parla in media di 50 Hertz) quindi non sono campi che di per sé possono alterare l’energia delle persone.
Altri dispositivi o strumenti creati dall’uomo invece emettono segnali molto più potenti che possono interferire con il nostro campo elettromagnetico. Tra questi cito gli elettrodotti, le antenne di trasmissione, i router wifi, gli smartphone e i televisori. La TV che abbiamo tutti i casa emette 100 MHz (MHz = 100 milioni di Hertz) quindi vuole dire che propaga 100 milioni di oscillazioni al secondo. Il televisore però viene solitamente guardato ad una distanza di circa 2-3 metri quindi la sua emanazione non ci altera o disturba più di tanto.
È importante sottolineare infatti che quello che incide sul nostro campo elettromagnetico non è solo la potenza del segnale ma anche la sua vicinanza. I dispositivi potenzialmente più pericolosi sono quelli che lavorano su bande di frequenza molto alte, stiamo parlando di router wireless, computer e cellulari che emanano circa 3-4 miliardi di oscillazioni al secondo. Questo non li rende pericolosi in assoluto, la loro pericolosità dipende dalla vicinanza che abbiamo con questi dispositivi quando li usiamo. Usare lo smartphone tenendolo vicino all’orecchio è diverso che tenerlo a 20 centimetri di distanza e una conversazione telefonica di pochi minuti è potenzialmente meno pericolosa di una che dura ore.
Possiamo quindi concludere dicendo che i campi elettromagnetici vanno valutati nel loro contesto e in base alla vicinanza che abbiamo con loro perché gli effetti sono estremamente diversi.

Perché i campi elettromagnetici artificiali ci creano degli squilibri?
La nostra vibrazione di base è talmente bassa che il campo elettromagnetico generato dall’elettrosmog arriva addirittura ad interferire nelle nostre comunicazioni cellulari. Ogni nostra cellula comunica con le cellule vicine e soprattutto usa determinate frequenze per riprodursi. I segnali potenti con cui entriamo in contatto interferiscono con questo processo cellulare e impediscono sia la corretta riproduzione cellulare che la corretta comunicazione extra cellulare. L’elettrosmog quindi interferisce con le funzionalità base del nostro organismo che possono causare nel tempo squilibri e scompensi di diversa natura.

Come ci possiamo difendere dall’elettrosmog?
Ogni giorno siamo attraversati da un insieme di frequenze derivanti dai vari campi elettromagnetici che ci circondano. Pensiamo ad esempio a quante reti wifi sono presenti in tutti i luoghi dove andiamo, all’uso continuo del cellulare e dei computer.  In più pensiamo che ogni giorno indossiamo scarpe con suole in gomma che non fanno altro che isolarci dal suolo e farci accumulare addosso per giorni tutta la carica elettromagnetica derivante dall’elettrosmog.
Una delle cose più semplici che possiamo fare per difenderci dall’elettrosmog è camminare scalzi perché avendo un contatto diretto con il terreno si scaricano continuamente gli eccessi elettromagnetici accumulati nell’organismo. È buona pratica in casa (o dove possibile) camminare scalzi perché si ha un contatto con il magnetismo terrestre, una radiazione elettromagnetica tellurica naturale che ha consentito lo sviluppo di tutti gli esseri viventi, quindi ha una banda di frequenze che per noi è benefica. Anche toccare spesso le pareti, le soglie e i muri è un modo per scaricare l’accumulo elettromagnetico.
Poi possiamo cercare di tenere il cellulare non troppo vicino a noi e di limitare per quanto possibile la durata delle telefonate.
Un altro consiglio per difenderci dall’elettrosmog è di eliminare il più possibile i metalli dalle nostre case perché sono dei conduttori: in camera, ad esempio, un letto con la rete metallica diffonde il segnale dell’elettrosmog su tutta la superficie del letto irraggiando anche tutto il corpo. Un letto realizzato in legno potrebbe essere una buona soluzione per non essere eccessivamente esposti all’elettrosmog nelle ore di riposo. Anche indossare capi in lana è una buona abitudine perché la lana è un materiale abbastanza isolante nei confronti dei campi elettromagnetici.
Questi rimedi possono essere sufficienti per preservarsi da un eccessivo carico di elettromagnetismo se si vive in un ambiente sano, abbastanza lontano da fonti elettromagnetiche potenti e se si ha la fortuna di essere spesso a contatto con la natura, soprattutto con gli alberi che sono una potente barriera per le onde elettromagnetiche.
Se invece viviamo in un ambiente molto carico di segnali potenti (wireless in casa, wireless di appartamenti vicini) difendersi diventa un po’ più difficile, a meno che non ci si avvalga di determinati dispositivi di protezione come ad esempio i nostri dispositivi Equilibrium.

Cosa sono i prodotti Equlibrium e come ci possono proteggere dall’elettrosmog?
Dopo tanti anni di studio ho messo a punto dei dispositivi con un innovativo metodo di protezione basato sulla fisica quantistica per difenderci dai danni dell’elettrosmog. Non si tratta di sistemi di schermatura ma di strumenti che armonizzano le onde e le rendono ininfluenti sul nostro organismo. Quindi non sono le onde esterne ad essere bloccate ma si interviene direttamente sul nostro corpo rendendolo talmente potente da non subire più le alterazioni dei campi elettromagnetici che ci circondano.
Gli strumenti Equlibrium sono studiati per innalzare l’energia del nostro corpo di 6 volte, praticamente il nostro campo aurico (che sarebbe il campo elettromagnetico che ognuno di noi emana) ha una diffusione di circa 80-100 centimetri. Indossando il Braccialetto Equlibrium o dopo essere stati esposti all’emanazione del Tholos (il dispositivo ambientale per la protezione dall’elettrosmog) il nostro campo elettromagnetico si ingrandisce di sei volte.
Il funzionamento è semplice: nel Tholos le informazioni di protezione inserite nell’acqua contenuta al suo interno si propagano progressivamente attraverso la risonanza con l’umidità dell’ambiente e con quella degli ambienti vicini fino ad arrivare a coprire superfici di 360 metri quadrati.
Il bracciale invece informa l’organismo tramite il contatto con la pelle del braccio su cui viene indossato: le informazioni vengono trasferite dal sangue a tutto l’organismo e progressivamente si espande il campo aurico.
Avendo un campo aurico potenziato, l’elettrosmog, pur attraversandoci con le sue onde, non riesce ad alterare significativamente la nostra energia come farebbe se fossimo sprovvisti dei dispositivi.
Voglio però fare una precisazione: come sono soggettive le interferenze dei campi magnetici prodotti dall’elettrosmog lo sono anche le interferenze positive. C’è chi avvalendosi dei dispositivi Equlibrium può essere protetto al 100% e chi invece può essere protetto con percentuali minori che dipendono dalla sua particolare sensibilità alle geopatie e all’elettrosmog. Quindi per assicurarsi che i dispositivi siano compatibili con il proprio organismo è necessario effettuare dei test di verifica.

Nella Linea è presente anche il flacone Equilibrium studiato e realizzato per proteggere il liquido contenuto al suo interno interno da frequenze non armoniche per l’organismo umano. I prodotti come preparati omeopatici, fiori di Bach, preparati fitoterapici, da soli o addizionati di frequenze specifiche, basano la loro efficacia sull’energia in essi memorizzata. Questa energia può essere disturbata dai campi elettromagnetici che vengono generati continuamente da fonti naturali e artificiali e possono vanificare la loro efficacia. Il flacone Equlibrium funge da isolatore e protegge l’energia del liquido in esso contenuto, anche se vicino a fonti potenti di elettrosmog.

Potete acquistare i prodotti della linea Equilibrium sul nostro store online, in tutte le nostre erboristerie e in tutti negozi affiliati.

Bibliografia
Per chi volesse approfondire il tema dell’elettrosmog consigliamo la lettura di questi libri:
– Le energie cosmiche e i loro effetti sulla vita dell’uomo. Da dove vengono, come agiscono. Autore: Diego Melandri
– Terapia della casa. Manuale teorico – pratico. Imparate a scoprire le energie sottili della casa. Autore: Roberto Zamperini
– Medicina Vibrazionale. Nuove scelte di cura e guarigione. Autore: Dr. Richard Gerber
– Onde elettromagnetiche. L’invisibile e la nostra salute. Autore: Claudio Viacava

Metafisica: la medicina energetica per risolvere i conflitti interiori

Esplorare le energie sottili che compongono l’uomo.

In questo articolo parleremo di medicina energetica, energie sottili, chakra e memorie inconsce insieme a Francesca Ollin Vannini, Terapista regressiva ed esperta di costellazioni familiari.

La metafisica è una scienza legata all’opera di Aristotele e ai suoi scritti che furono tramandati dai suoi discepoli e da altri filosofi dopo la sua morte.

Prendendo in prestito le parole di Aristotele e di altri filosofi che hanno contribuito alla sua diffusione possiamo dire che la metafisica è

“la scienza che studia l’essere in quanto tale, che esplora le cause prime e i principi primi nella continua ricerca dei fondamentali dell’essere considerato nella sua totalità con il fine di scoprire il fondamento ultimo delle cose, il loro principio primo e universale”.

Se pensiamo alla metafisica applicata alla biologia umana possiamo capire come questa antica disciplina possa aiutarci ad esplorare le energie sottili che compongono l’uomo che spesso possono nascondere l’origine di conflitti interiori per poi manifestarsi nel corpo fisico.
Grazie alla metafisica quindi possiamo esplorare i principi di creazione della biologia umana, le cause primarie dei nostri conflitti interiori e la capacità di autoguarigione insita in ognuno di noi. Per fare questo è necessario conoscere la nostra anatomia sottile e i suoi centri energetici presenti nel nostro corpo (i chakra) che regolano le funzioni organiche, mentali ed emotive di ogni persona.

In questo articolo parleremo di medicina energetica, energie sottili, chakra e memorie inconsce insieme a Francesca Ollin Vannini, Terapista regressiva ed esperta di costellazioni familiari.

Che cos’è la medicina energetica?
La medicina energetica è l’unione di scienza ed energia o meglio di scienza e spirito. Con le scoperte attuali anche la scienza sta confermando ciò che prima, ai tempi della medicina cinese, ayurvedica, sciamanica, era già conosciuto e usato. Oggi torniamo a sostenere questi concetti unendoli a tecniche che includono la biologia, la fisiologia, l’anatomia sia fisica che sottile, quella non tangibile ma che compone il nostro Essere. Considerando anche i nostri corpi sottili, l’Essere può essere trattato in modo completo, da qui la parola “olistico”, avendo un impatto molto elevato sui conflitti interiori di qualunque tipo, anche fisici.

Cosa sono le memorie inconsce e perché possono generare conflitti interiori?
Noi siamo formati dall’80% di inconscio del quale il Dott. C.G. Jung ha tanto ricercato e trovato molte spiegazioni che hanno rivoluzionato anche la psicologia. Dentro questo lato “oscuro” a cui non abbiamo accesso diretto, esistono memorie che ci legano a storie, esperienze, schemi, modelli, dolori che sono sia individuali che appartenenti al collettivo e che veniamo a trasformare dentro di noi in modo che possiamo crescere. Queste memorie ci influenzano senza che ce ne accorgiamo e per questo creano nella nostra vita conflitti che ognuno vive in campi diversi (lavoro, relazioni, salute ecc.).

Si possono disattivare?
Una volta identificata la memoria inconscia si può portare a consapevolezza e integrarla come un insegnamento che ci rende persone migliori, più integre e complete, e quindi più in salute aumentando il benessere quotidiano.

Spiegaci cosa sono i chakra e perché sono così importanti per il benessere fisico, mentale ed emotivo di una persona.
I chakra sono ruote di energia che si localizzano nel nostro corpo fisico e creano un campo energetico che esce da esso. Un esempio che tutti conoscono è sicuramente il campo energetico del chakra del cuore che con l’elettrocardiogramma viene misurato anche dai medici. Quando ci sono scompensi emotivi, mentali o fisici, i chakra vanno in squilibrio e ci possono dare informazioni su cosa sta accadendo dietro le quinte a quella persona. I chakra si localizzano spesso sulle ghiandole principali umane come nel caso della tiroide, della ghiandola pineale, dei genitali, del ventre, punti molto importanti dove scorre molta energia vitale. Questa, se viene inibisce, non ci permette di avere i nostri sistemi di protezione attivati e quindi può portare alla malattia emotiva, o fisica o mentale o tutte e tre insieme.

Esistono dei chakra extra corporei? Che funzione hanno?
I chakra extra corporei ci connettono a dimensioni sottili dove avvengono delle rivelazioni. Alcune persone hanno già aperto e integrato questi stati di coscienza e hanno accesso a dei campi che danno loro capacità a volte strabilianti che possono aiutare gli altri. Noi siamo connessi a un grande campo energetico che è quello terrestre e poi a quello dell’Universo e questo ci influenza continuamente dandoci la possibilità di aprirci al mistero di cui siamo parte.

Radiestesia, metodo di indagine vibrazionale

In questo articolo vogliamo parlarvi della radiestesia, una particolare tecnica che tramite l’analisi di cambiamenti energetici ci indica eventuali squilibri ambientali e fisici che possono interferire con il nostro benessere.

Insieme alla biorisonanza è la tecnica di indagine che usiamo nel nostro sistema Alma Quantum come prima fase di ricerca di scompensi che possono generare problematiche (anche croniche) al nostro organismo.
Ne parliamo con Maurizio Bonanni, radiestesista che collabora con noi.

Che cos’è la radiestesia?
Radiestesia è un termine formato dalla parola “radius” che in latino significa “raggio” e la parola “aistetis” che in greco significa “sensibilità” o “percezione”. La radiestesia è quindi la percezione delle energie, delle onde che ci circondano.

Percepire le energie è una capacità innata che abbiamo tutti, ma in alcune persone è una dote naturale che non richiede alcuna particolare applicazione. Potremmo dire che è la nostra abilità di “sentire” tutto quello che ci circonda usando qualcosa che va oltre i cinque sensi, potremmo chiamarlo il nostro “sesto senso”.

Ma cosa sono queste onde o energie che ci circondano? Per capire bene questo concetto è opportuno fare una breve e semplice introduzione alla fisica quantistica.

La materia è una vibrazione originata da frequenze altissime generate dalla luce e dal suono che rallenta la rotazione dei suoi elementi costituenti, ossia i campi energetici che ruotano intorno al nucleo dell’atomo. Questo rallentamento fa sì che noi percepiamo qualcosa di “solido” attraverso la vista e il tatto mentre sappiamo bene che tra il nucleo dell’atomo e gli elettroni esiste uno spazio quasi infinito. È come vedere la Terra, la Luna e gli altri pianeti e paragonarli rispetto al Sole agli elettroni che ruotano intorno al nucleo. Il microcosmo, ossia quello che vediamo nel piccolo della materia, lo possiamo osservare nella grandezza dello spazio. Ma che cosa tiene unite queste piccolissime particelle? Vengono tenute insieme da attrazioni energetiche formate dal campo elettromagnetico che ogni atomo sviluppa intorno a sé. Quindi tutto ciò che ci circonda (visibile o invisibile) è una vibrazione, anche il nostro corpo risulta visibile ma intorno a sé sviluppa altri corpi non visibili che creano un campo vibrazionale. Quella che viene chiamata aura non è altro che il campo eterico, ossia il campo di espressione delle energie che i nostri atomi costituenti emanano nello spazio circostante.

Se il nostro campo di energia incontra un altro campo energetico può variare il suo stato di espressione nello spazio, quindi la sua vibrazione viene in qualche maniera alterata. Questi cambiamenti possono essere misurati grazie a strumenti evidenziatori che manifestano il cambio di energia del corpo anche se ci sono persone particolarmente sensibili che riescono a percepire senza nessuno strumento il cambiamento dei campi energetici interni a loro.

Possiamo affermare quindi che il corpo umano è un’antenna ricevente e tramite uno strumento come il biotensor, il pendolino, la verga Y (usata dai rabdomanti) o l’antenna di Lecher si manifesta un cambiamento del corpo quando viene attraversato da un’energia che può essere un cambio ambientale, il campo elettromagnetico cosmico oppure energie originate dalle persone che si hanno vicino. La radiestesia quindi misura i cambi energetici e il corpo è l’antenna che registra questi cambiamenti.

Come funziona la radiestesia e a cosa serve?
Abbiamo spiegato che quando il nostro campo energetico entra in relazione con i campi energetici che lo circondano avviene una reazione che può essere variabile e misurabile dall’estremamente negativo all’estremamente positivo. Questo può farci capire se qualche campo energetico intorno è negativo per noi con il fine di evitarlo. Abbiamo visto che tutto è vibrazione e quindi tutto può essere messo in relazione con il nostro campo energetico, ad esempio possiamo testare la nostra interazione con l’ambiente, le persone e gli oggetti di qualunque natura come gli alimenti, i medicinali o i capi di abbigliamento.
La radiestesia è quindi un metodo per individuare ed evitare ciò che ci disturba e trovare invece quello che ci fa bene nell’alimentazione, nell’ambiente domestico e nelle relazioni con gli altri.

Quali strumenti servono?
Non ci sono strumenti migliori di altri, ognuno con l’esperienza trova quello che gli è più congeniale. I più comuni sono i biotester (o biotensor), il pendolo, la verga Y, le antenne di Lecher.
Quindi come scegliere lo strumento giusto? Ci sono diversi metodi di approccio, solitamente si viene indirizzati all’uso di uno strumento piuttosto che un altro in base alla scuola di radiestesia che si frequenta. Ricordiamo in ogni caso che lo strumento è indifferente perché l’antenna ricevente delle frequenze è il nostro corpo, lo strumento è solo un evidenziatore del cambiamento energetico. Dopo un po’ di esperienza, quando ci si sblocca e si riesce ad essere in sintonia con le energie che ci circondano, si possono provare diversi strumenti e valutare quello che per noi ha una rispondenza più accentuata. È la sensibilità personale ad indirizzarci verso lo strumento migliore per noi.

Hai parlato di “sbloccarsi” per entrare in contatto con le onde che ci circondano. Come si fa?
La radiestesia può essere praticata a patto di frequentare scuole abilitate, dedicarsi a pratiche specifiche e impegnarsi nello studio, solo così si ha la certezza di diventare dei radiestesisti affidabili. Le pratiche sono necessarie per predisporre l’organismo, e soprattutto la nostra mente, ad agganciare degli stati di “non pensiero” dove appunto la nostra mente non può interferire. La parte più difficile della radiestesia è trasformarsi in canale senza far intervenire i propri pensieri, cioè essere uno strumento neutro. Per essere uno strumento neutro non dobbiamo mettere in moto la nostra mente perché sarebbe un’interferenza potentissima. Se siamo pieni dei nostri pensieri non possiamo essere obiettivi, è necessario quindi svuotare la mente facendo degli esercizi specifici per raggiungere almeno il cosiddetto “stato alfa”, uno stato mentale generato da particolari onde cerebrali che si attivano ad esempio prima di addormentarci o quando ci rilassiamo completamente. Per raggiungere questo stato di “attenzione neutra” è necessario esercitarsi, solo così possiamo avvicinarci alla percezione reale di quello che abbiamo intorno a noi. Bisogna abbandonare le risposte che ci vengono suggerite dalla nostra conoscenza o dai nostri preconcetti ed essere presenti nella domanda al momento presente, solo andando oltre il nostro conosciuto possiamo percepire correttamente quello che ci circonda. Citando le parole di Einstein: ”I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati”.

Il biotensor è uno degli strumenti evidenziatori più utilizzati dai radiestesisti. Com’è fatto e come funziona?
Il biotensor (o biotester) è utilizzato frequentemente perché consente di avere una lettura più facilitata e più ampia rispetto ad altri strumenti. È formato da tre parti: un manico che può essere in legno, ottone, acciaio o altro materiale, un filo armonico e un elemento all’estremità del filo come una sfera di legno, un cerchio o una spirale in metallo. Quando il proprio campo energetico entra in relazione con un altro, il biotester manifesta la variazione in corso con particolari movimenti evidenziando anche se si tratta di una relazione positiva, neutra o negativa per l’operatore che sta testando.

Biotensor Equilibrium, il nostro strumento evidenziatore
Si tratta di uno strumento radiestesico messo a punto da noi realizzato con manico in ottone, filo armonico in acciaio non magnetico e cerchio in ottone all’estremità. Serve per evidenziare i cambi energetici in relazione a diversi fattori presi in esame come ad esempio alimenti, medicinali o ambienti.

Potete acquistare il Biotensor Equilibrium sul nostro store online, nelle nostre erboristerie e in tutti negozi affiliati.

Bibliografia
Per chi volesse approfondire il tema della radiestesia consigliamo la lettura di questi libri:
– Le energie cosmiche e i loro effetti sulla vita dell’uomo. Da dove vengono, come agiscono. Autore: Diego Melandri
– Radiestesia. Studi Ricerche Applicazioni. Autore: Gianpiero Quadrelli
– Geobiologia tra radiestesia e rabdomanzia. Autore: Aristide Viero
– Terapia della casa. Manuale teorico – pratico. Imparate a scoprire le energie sottili della casa. Autore: Roberto Zamperini
– Medicina Vibrazionale. Nuove scelte di cura e guarigione. Autore: Dr. Richard Gerber
– Onde elettromagnetiche. L’invisibile e la nostra salute. Autore: Claudio Viacava